È sempre una donna ciò di cui si ha bisogno, 
nella carne e nella mente.
La parte di noi che è terra e aria, 
che impasta l’argilla nera della notte 
e soffia la polvere sulla luce grigia dell’alba. 
La donna che esiste nel gelo dentro le ossa, 
che provoca dolore e fa sentire soli.
Affamati di quel calore che è lei,
protetti e insicuri.
A chi ci ha generati abbiamo strappato il cuore 
bisognosi di trattenerlo per sempre.
In mano, ci restano solo pietre.
Soli, nella nostra grotta profonda, le sfreghiamo forte. 
Ad ogni scintilla ci sussulta il cuore, 
sarò finalmente il mio calore? 
Difficile essere la donna che siamo, 
è una potenza sensibile che fa perdere la testa 
in ondate incontrollate
che vanno comprese e imparate. 
Tutto da capo, tutto fa male.
Mi ritrovo davanti i miei stessi occhi di donna. 
Un po’ tremo, un po’ amo.

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